venerdì 21 maggio 2021

Twister - una tenera complicità

 


Il film, diretto da Jan De Bont e prodotto da Steven Spielberg è del 1996.

A parte la spettacolarità, ciò che mi ha più coinvolto di questo film è la storia d’amore tra i due protagonisti. Adoro gli sguardi di lei, le sue espressioni, i suoi atteggiamenti, che sono tutti per il suo uomo, che crede di aver perso per sempre. E amo il suo carattere forte, d’azione. Elementi, questi, che ho ripreso per dare vita al personaggio di Nahily nella Saga della Corona delle Rose.

 

Ora Logren poteva ammirare meglio Nahily, dato che non indossava nessun travestimento, oltre alla pelle del colore delle felci delicate dei sottoboschi più rigogliosi e fu colpito dai numerosi tatuaggi di rose che dalle caviglie le risalivano fin sulle cosce.

Nahily non era bella come Nhea eppure se ne sentiva rapito; pensò a Eberryn e avvertì un peso sullo stomaco. (estratto da La Stirpe dei Divoratori)

 

Altro aspetto di questo film che ho interiorizzato nella struttura del mio stile letterario è la complicità d’intenti dei due innamorati, che affrontano insieme una sfida al limite dell’impossibile, completandosi seppur profondamente diversi.


 

Logren rimase immobile, incapace di reagire, completamente disarmato dalla decisione della Debenlore, che invece sembrava davvero convinta e ansiosa di gettarsi in acqua.

«Non vergognarti, spogliati» lo invitò, sfilandosi la veste bianca e gli stivali. «Quando ci ricapiterà un’occasione simile?».

E invece lui si sentiva più che a disagio: Nahily era completamente nuda e non poté fare a meno di staccarle gli occhi di dosso; scoprì anche che aveva tatuaggi floreali che dalla schiena arrivavano sopra al ventre e fin sotto i seni.

«Vieni, avvicinati» lo invitò, inaspettatamente e lui esitò.

«Va bene, ma posso farlo da solo».

Lei sorrise e lo raggiunse. «Voltati». (estratto da La Cripta delle Anime esiliate)

 

martedì 27 aprile 2021

Prefazione IL PRINCIPE DEI CADUTI di Gianluca Villano

 



Ma quando aveva dovuto uccidere e torturare, senza provare né gloria né onore, il suo ardimento aveva lasciato il posto al disgusto. Un conto sarebbe stato affrontare spavaldi e arroganti Cavalieri di Smeraldo, così altezzosi e tronfi da giustificare ogni tipo di accanimento nel devastarli, un altro era compiacersi delle grida e dei pianti di chi non poteva difendersi.

 

Già in poche righe, Il principe dei caduti si presenta in tutta la sua complessità e profonda umanità, lasciandoci pregustare un’opera intelligente e godibile. La storia rispecchia i canoni dell’epic fantasy, ma per comprendere meglio perché possiamo fare un passo indietro e addentrarci nelle caratteristiche del genere.

La letteratura fantasy ha avuto una storia travagliata ma è ormai riuscita a imporsi come genere letterario maggiore continuando ad affascinare i lettori di ogni età. Considerati i successi degli ultimi anni, è stata sempre più studiata e analizzata tanto che i critici l’hanno divisa in una moltitudine di sottogeneri. Le potenzialità del fantasy sono infinite ed è per questo che la varietà delle sue forme lo rende il genere letterario più difficile da inquadrare.

Nella sua introduzione alla letteratura fantastica, Tzvetan Todorov ha definito il fantastico come la scelta che il lettore compie fra la spiegazione naturale e sovrannaturale di un fatto insolito. E partendo da questa definizione, potremmo chiederci: perché scegliere proprio questo genere letterario e non un altro nella scrittura di un romanzo? La risposta è semplice e non riguarda l’aspetto puramente ludico e di intrattenimento, ma il grande potenziale di questa letteratura. Come ha evidenziato Todorov, il fantastico ha una funzione sociale poiché consente un valicamento di certi confini inaccessibili, e una funzione letteraria che si divide in pragmatica, semantica e sintattica. Le due funzioni si fondono in un unico scopo: suscitare una reazione, comunicare oltre il normale modo di comunicare.

Da questa definizione sono state riproposte diverse riformulazioni teoriche in cui l’elemento soprannaturale che contraddistingue il genere apre una fessura nel sistema epistemologico del mondo, accogliendo tutti gli eventi insoliti e sconosciuti che hanno luogo. Nel suo arco narrativo, la letteratura fantasy ha usato, soprattutto nell’antichità, il suo lato immaginario per discutere di temi filosofici, sottolineare problemi sociali o affrontare questioni attuali come la guerra, le religioni o il nazionalismo.

Il padre della moderna letteratura fantasy è considerato George MacDonald, che con i suoi romanzi e saggi ha avuto una grande influenza su autori come J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis. Molti celebri autori hanno sviluppato la tematica senza mai approfondirla, come per esempio Edgar Allan Poe e Oscar Wilde, con ripercussioni su H.P. Lovecraft e altri scrittori di dark fantasy.

Nato quindi come forma di letteratura di genere nella cultura anglofona, il fantasy si è espanso rapidamente a vari filoni della narrativa includendo poi anche altri media, come la radio, la musica, la televisione, il cinema, i fumetti e i videogiochi.

Per quel che riguarda l’Italia, fino alla seconda metà del Novecento, la letteratura fantastica ha avuto poca ricettività rimanendo un genere minoritario. Il cambiamento è avvenuto solo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, con l’intervento di Fruttero e Lucentini e i periodici stampati da Mondadori e La Tribuna. Secondo molti critici, in Italia c’è ancora un forte pregiudizio nei confronti del fantasy, ma i recenti successi stanno invertendo la tendenza. Basti pensare all’accoglienza data a Il Signore degli Anelli o Harry Potter, o al successo di autori italiani moderni, come Licia Troisi, Francesco Dimitri e Vanni Santoni.

Ad accomunare queste opere ci sono alcuni elementi portanti: la grande capacità visiva e immaginaria, la capacità della scrittura e la forza dirompente dei personaggi.

    E queste qualità le ritroviamo tutte ne Il principe dei caduti, che fa da apripista alla Saga della Corona delle Rose e che ci dimostra che il fantasy dei giorni nostri è un genere di immenso valore, in grado di tenerci incollati alle sue pagine fino alla fine.

martedì 3 novembre 2020

Gianluca Villano - Newsletter 10/11 Ottobre/Novembre 2020

 Gianluca Villano – Newsletter Ottobre/Novembre 2020 



Ciao, lo so, sono in ritardo e ti chiedo scusa. Sono stato molto impegnato nel lavoro di pre-pubblicazione del quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose (La Cripta delle Anime esiliate). In questi giorni sono in attesa di ricevere le mie prime copie cartacee e a breve il romanzo sarà disponibile in tutte le librerie. La versione ebook arriverà al massimo tra un paio di settimane. Sono davvero emozionato, non vedo l’ora di presentare ai lettori il mio nuovo lavoro letterario e, come già ampiamente sottolineato nei ringraziamenti all’interno del libro, è stato un viaggio incredibile ma molto faticoso. La soddisfazione per il risultato finale ripaga però ampiamente ogni sforzo, te lo assicuro. Questo mese non troverai la rubrica “Autore in vacanza”, ahimé, perché sono tornato agli impegni e al lavoro. 

Ma ora torniamo alla newsletter, ecco l’indice e buona lettura! Per te, tantissimi extra!

Indice:


- Per la rubrica "Libro in lettura": curiosità sul manga RG VEDA delle CLAMP.

- Per la rubrica "La creazione di Arbor": realizzazioni artistiche dei lettori, ispirate al mondo.

- Omaggio per gli iscritti: CARD con frase e incisione xilografica a rilievo, realizzata per il romanzo IL MURO D’OMBRA (pubblicato nel 2005 ma fuori commercio).

- Conclusioni.









Libro in lettura: curiosità sul manga RG VEDA, delle CLAMP 


Ho acquistato la serie manga completa diverso tempo fa ma ho potuto leggerla soltanto dopo aver terminato la stesura del nuovo romanzo. Tra pareri contrastanti, di chi me lo ha anche sconsigliato, ho voluto comunque acquistarlo per un fattore prettamente nostalgico, legato a una fase importante della mia vita. A quei tempi frequentavo le superiori e vivevo una condizione d’inadeguatezza e sfiducia tali che mi aggrappavo, con tutte le forze, a tutto ciò che poteva rendermi felice. Sono sempre stato un ragazzo introverso e timido, incapace di afferrare il destino e realizzare la vita secondo i miei desideri: dopo le medie scelsi l’indirizzo scolastico del Tecnico Industriale invece che il Liceo Classico e solo per paura di ritrovarmi senza gli amici con i quali avevo intessuto anni di fantastici ricordi. Mi ritrovai così ad “assentarmi” dalla scuola un po' troppo spesso e a rifugiarmi in biblioteca oppure alla ricerca di fumetterie e librerie. Mi imbattei negli anime dopo aver visto Akira e comprai il primo volume del VHS di RG Veda perché attratto dalle immagini fantastiche dei suoi protagonisti.









La creazione di Arbor: realizzazioni artistiche dei lettori, ispirate al mondo



Il Piedistallo e la Mappa di Arbor sono tutte realizzazioni del mio amico/giocatore di ruolo Daniele Lucci






Omaggio per te: CARD con frase e incisione xilografica a rilievo, realizzata per il romanzo IL MURO D’OMBRA (pubblicato nel 2005 ma fuori commercio) 

 

realizzata da Danieli Valentina

Come questa esistono altre cinque tavole, tutte ispirate al romanzo “Il Muro d’ombra”, ambientato su Arbor circa mille anni dopo gli eventi narrati nella Saga della Corona delle Rose. Autoconclusivo, narra le vicende di Murh e Glothien, due prìncipi, di razze diverse (Valgor di Mare e Debenlore), che si ritrovano a dover lottare contro un avversario comune, che manovra, in segreto, l'ordito di una trama diabolica. Ma per riuscire nell’impresa dovranno prima superare i loro problemi esistenziali, legati alla voce di una coscienza sopita che desidera manifestarsi per realizzare in pienezza le loro esistenze.  
Quando avrò ultimato la Saga di Logren mi sono prefissato il compito di rimettere mano a questo splendido romanzo epic-romance e ricavarne una duologia. In commercio si trovano solo rarissime copie usate. Esaurita la prima edizione, mi restano ancora delle copie in archivio, magari potrei metterne in palio qualcuna di esse per inaugurare l’uscita del nuovo romanzo, che ne pensi? 





Conclusioni 



Sarei felicissimo di ricevere i tuoi commenti. Puoi rispondermi a questa mail: lilbernia@libero.it









martedì 13 ottobre 2020

Gianluca Villano - Newsletter Settembre 2020

 



Gianluca Villano – Newsletter 9.1 Settembre 2020 




Ciao, eccoci di nuovo insieme per questo ricco appuntamento letterario. Devo dire che Agosto è stato davvero un mese caldissimo. Sono riuscito ad andare in ferie ma sono stato praticamente a casa, per quasi tutto il tempo. Avrei voluto visitare tantissimi luoghi, invece, per vari motivi, ho dovuto ridimensionare la mia lista dei desideri. Per quanto riguarda le sorprese letterarie, ho ricevuto la recensione del primo romanzo della Saga: Il Divoratore d’Ombra, a cura del Blog La Libreria di Yely, che riporterò qui per intero. Ma preparati al sorpresone: lo sketch di partenza per la realizzazione della copertina del nuovo romanzo della saga, di prossima pubblicazione. 


Ma ora torniamo alla newsletter, ecco l’indice e buona lettura! 


Indice: 
- Per la rubrica "Libro in lettura": curiosità sul fumetto MAISON IKKOKU – CARA DOLCE KYOKO di Rumiko Takahashi. 

- Per la rubrica "La creazione di Arbor": le divinità legali. 

- Per la rubrica “Un autore in vacanza”: aggiornamenti. 

- Omaggio per gli iscritti: Primo Sketch della copertina del Quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose 

- Recensione completa del romanzo Il Divoratore d’Ombra a cura del Blog La libreria di Yely 

- Conclusioni 





Libro in lettura: curiosità sul fumetto MAISON IKKOKU – CARA DOLCE KYOKO di Rumiko Takahashi 




Conosci questo cartone animato? Recentemente ho rivisto tutti gli episodi della serie TV e una volta venuto a conoscenza del fatto che, rispetto ai fumetti originali, i dialoghi sono stati adattati e in alcune parti stravolti, ho acquistato il manga completo. Sono innamorato di questa serie, forse perché sono molto romantico o perché essenzialmente sono stato simile a Godai, sfortunato e introverso, talvolta incapace di affrontare le difficoltà della vita. E come è accaduto a lui, i sogni mi hanno aiutato a crescere, a credere in me stesso, a trovare la mia dimensione nel mondo. Ho scoperto che Rumiko Takahashi ha disegnato anche altre serie: Lamù, Ranma ½, Inuyasha. Ho proprio idea che d’ora in poi seguirò questa disegnatrice con molto entusiasmo. Tu leggi manga giapponesi? 




La creazione di Arbor: le divinità legali 

Ciò che stai per leggere è la prima impronta che ho dato al pantheon di divinità legali di Arbor. Nella Saga non si fa menzione degli Arcangeli, questo perché si riveleranno successivamente nella storia del mondo, ma soltanto di Angeli (Esel, Nigea, Sulania…), per questo sono sicuro che leggerai con interesse il progetto più ampio: 

“Ad Irshan vengono venerati tutti e tre i culti degli Arcangeli: Ilsarin, Lilian e Elar, dei quali quello di Elar è il culto maggiore, che rappresenta la forza e la difesa di Irshan. 

Elar è l’Arcangelo della Forza e da esso si suddividono due ordini diversi di sacerdoti: gli Animisti e i Templari. 

I Templari, ovvero Servitori Sacri del Tempio, usano i loro mezzi per distruggere il Male, combatterlo in ogni sua forma e spingersi fin dove altri, meno capaci, non possono arrivare, compiendo tutto ciò che è necessario, sacrificandosi per il bene degli altri, quando è inevitabile. Non temono la morte perché ogni loro azione porta il cambiamento e la loro anima sarà sempre accolta e benvoluta da Horomos. 

Gli Animisti combattono anch'essi il Male ma lo fanno cercando di proteggere coloro che sono indifesi e non possono lottare. Affiancano compagnie di viaggiatori, combattenti, oppure difendono città e santuari dai continui assalti dell’Haor. 

Ilsarin è l’Arcangelo della Luce, colui che guida, colui che insegna e mostra la verità. 

I Sacerdoti di Ilsarin sono dei sapienti, dei saggi, dei veggenti, ovvero tutti coloro che portano nel cuore la verità e la chiarezza. 

I Sacerdoti di Ilsarin sono gli Apostoli Sacri di Horomos, depositari dell'antico sapere, conoscitori del fato e di tutte le sfaccettature della vita. 

Lilian è l’Arcangelo della Purezza e della felicità del cuore. 

Lilian da speranza, dona nuova vita, guarisce dai mali dello spirito e del corpo e prepara il campione per la sua difficile battaglia: la sfida contro la vita. 

I Sacerdoti di Lilian sono guaritori, cantori, artisti, uomini giusti di grandi virtù. 

Combattono la loro guerra contro l’Haor senza armi, aborrano la guerra stessa e sono votati al sacrificio, pur di impedire massacri e spargimenti di sangue. 

Per questo e per altri motivi, i Sacerdoti di Lilian non scendono mai sui campi di battaglia e preferiscono costruire luoghi dove poter accogliere malati e gente molto provata dalla guerra, che sia desiderosa di cambiare vita. 



Un autore in vacanza: aggiornamenti 




In realtà ho trascorso i miei giorni di ferie verniciando la porta del garage, il cancello d’ingresso, preparando passate di pomodoro, curando l’orto e il giardino, ma anche ultimando la stesura degli ultimi capitoli del quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose. Con la famiglia siamo comunque riusciti a visitare luoghi di montagna vicini e a trascorrere giornate di relax in piscina. Uno dei luoghi che abbiamo visitato è stato Villa Gregoriana, a Tivoli. Lo conosci? Ti racconto la nostra piccola disavventura: siamo partiti da casa poco dopo pranzo, era caldissimo, ma il cielo era un po' nuvoloso, forse troppo e quando siamo arrivati, mentre le nuvole si addensavano, iniziarono a imperversare anche i primi tuoni lontani. Entriamo, non entriamo… alla fine abbiamo fatto il biglietto, abbiamo effettuato appena due passi e… diluvio universale! Siamo stati bloccati nella biglietteria per due ore, dopodiché siamo andati via senza vedere niente, perché oltre ai percorsi bagnati, c’erano anche gli alberi praticamente zuppi. Siamo comunque ritornati il giorno dopo e seppure fosse caldo e umido, sono stato contento di aver mostrato ai miei bimbi lo spettacolo della cascata, delle rovine romane e del percorso naturalistico. 






Omaggio per te: Primo Sketch della copertina del Quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose – realizzato da Andrea Tentori Montalto 




Sono molto curioso di sapere cosa ne pensi, i personaggi sono Logren e Nhea. Molto presto potrai ammirare la copertina finita. 







Recensione completa del romanzo Il Divoratore d’Ombra 

A cura del Blog La libreria di Yely 



Ciao a tutti lettori, oggi vi recensisco il primo libro della Saga della Corona delle Rose, scritta da Gianluca Villano. 

Il volume che oggi recensirò è: Il divoratore d'Ombra, che mi è stato gentilmente inviato dall'autore che ringrazio davvero tanto per essere stato il primo a riporre fiducia nel mio piccolo blog. 





Scheda tecnica: 

Autore: Gianluca Villano 

Editore: Self-publishing 

Genere: Fantasy 

Voto: ⭐⭐⭐⭐ 





Trama: Arbor potrebbe essere come il tuo Mondo... Muelnor potrebbe essere come la tua città... e quando la vita dei suoi abitanti è minacciata dall'iniquità, quando ogni valore, ogni giustizia, ogni libertà, diviene menzogna, arriva il tempo della venuta del Profeta. Ma se non trovasse il coraggio, se non dovesse accettare il suo destino, o il suo animo divenisse cieco e sordo alla falsità, allora un'ombra e una cupa disperazione potrebbero segnare il principio della schiavitù eterna. 

Parere personale: La storia inizia con l'immagine suggestiva del vento che viaggia per Muelnor, fino ad arrivare al nostro protagonista Logren, che sente di essere nato per qualcosa di importante e che invece ancora non ha un impiego e sogna di fuggire via da quella cittadina. 

In quel momento irrompe Crios, suo amico di infanzia che gli rivela di essere il Prescelto, colui che secondo una profezia avrebbe aiutato i Lore, nemici dell'Haorian, regno in cui vivono i due giovani e per questo il ragazzo dovrà diventare un divoratore d'ombra per ritorcersi contro i Lore che tanto avevano atteso il loro Profeta. 

Il giorno dopo però le cose si complicano e successivamente Logren scopre di essere speciale,lui è il vero Profeta, nascosto per anni dalla levatrice Handrya, fedele ai Debenlore. 



Il worldbuilding di questa storia è davvero abbastanza complesso, ma fortunatamente l'autore ci viene in soccorso con i nomi dei personaggi, un glossario e addirittura con delle date storiche del mondo in cui ci troviamo, Arbor. 

La narrazione inizialmente sembra un po' lenta, ma posso assicurarvi che superate le cento pagine diventa tutto molto dinamico e appassionante, io stessa non sono riuscita più a staccare gli occhi dal libro, inoltre ci sono degli eventi che lasciano il lettore davvero sconvolto, ma non posso dirvi di più. 

I personaggi sono ben caratterizzati, addirittura possiamo scorgere quella che è la crescita di Logren, da semplice ragazzo a Profeta. 

Logren è timido, dolce e tiene molto alla sua famiglia. 

La figura di Crios invece è più complicata, è sicuro di sè e fa di tutto per ottenere ciò che vuole, ma non mi sarei aspettata un certo tipo di azioni, avevo pensato che gli avvenimenti lo avrebbero portato ad agire diversamente da come invece ha fatto e questo devo dire che è stato un effetto sorpresa per me. 

Ma parliamo dei luoghi... Sono descritti con una minuzia incredibile, che fa immergere il lettore nel mondo di Arbor. 

La mia descrizione preferita è stata quella iniziale del vento che sorvola i cieli, si insinua nel palazzo ecc... È stata davvero una descrizione suggestiva. 

Sinceramente dopo il finale di questo primo libro non vedo l'ora di sapere cosa succederá al nostro profeta, che fine ha fatto? Cosa significa il petalo blu nell'astuccio? Chi è l'angelo? 

Insomma ho davvero un sacco di domande e dalle premesse di questo volume sono sicura che sarà davvero sensazionale. 

Se siete amanti del medieval fantasy, di eroi, intrighi e inganni, questa serie è quello che fa al caso vostro. 




Conclusioni 



Sarei felicissimo di ricevere i tuoi commenti. Puoi rispondermi a questa mail: lilbernia@libero.it

sabato 10 ottobre 2020

Gianluca Villano - Newsletter Agosto 2020

 

Gianluca Villano – Newsletter 8.1 Agosto 2020 




Ciao, eccoci di nuovo insieme per questo ricco appuntamento letterario. Il mese di Luglio è stato per me particolarmente entusiasmante: sono stato ospite della web-radio “Il Tomo Polveroso” per un’intervista un po' fuori dai canoni, ho ricevuto quattro fantastiche recensioni (due per L’Obelisco dei Divoratori, una per La Stirpe dei Divoratori e una per Il destino del Discepolo). 

Puoi trovare tutte le recensioni su Amazon, cercando i titoli dei libri. 

Per quanto riguarda l’intervista, cerca su Youtube il canale de “Il Tomo Polveroso”. 



Ma ora torniamo alla newsletter, ecco l’indice e buona lettura! 



Indice: 


- Per la rubrica "Libro in lettura": curiosità sul romanzo LA PRINCIPESSA SPOSA di William Goldman (da cui è tratto il film La storia fantastica). 

- Per la rubrica "La creazione di Arbor": le razze. 

- Per la rubrica “Un autore in vacanza”: aggiornamenti. 

- Omaggio per gli iscritti: file di audio-lettura del primo capitolo del romanzo Il Divoratore d'Ombra, a cura della lettrice Sheila Rosati

- Conclusioni 








Libro in lettura: Curiosità sul romanzo LA PRINCIPESSA SPOSA di William Goldman (da cui è tratto il film La storia fantastica). 



Hai mai visto questo film? 

Ti ricordi la famosissima frase di Inigo, quando uccide il Conte Rugen? 

“Hola. Il mio nome è Inigo Montoya. Tu hai ucciso mio padre. Preparati a morire!”. 

Questo è uno tra i film che ho più amato nell’infanzia e non mi sarei mai aspettato di scoprire che Florin, la regione dove è ambientata questa grande avventura, esiste davvero e c’è perfino un museo: il Morgenstern Museum, ove sono raccolti tutti gli elementi di quella che fu un’opera di narrativa scritta da un autore inglese, intorno al 1940. 

Nel museo si possono ammirare la spada per sei dita, il calco delle dita di Fezzik, gli abiti di Fezzik, il vestito da sposa di Buttercup, la macchina aspirante inventata dal Conte Rugen, lettere, appunti e diari originali di Morgenstern: l’autore. 

Il tutto come fosse stata una storia vera, che fu poi rivisitata e riscritta da William Goldman secondo quanto aveva già reinventato suo nonno quando, a dieci anni, gliel’aveva letta per allietarlo dai postumi di una pericolosissima polmonite. 

Anche a me capitò una cosa simile: ero a letto, malato e mio padre mi comprò un libro da leggere per trascorrere il tempo senza annoiarmi. 

Era “Viaggio al centro della Terra”, di Jules Verne! 

Ci pensi se un giorno qualcuno costruisse un museo con tutte le mie cose di Arbor? Sogni… 





La creazione di Arbor: Le razze 


Dopo aver definito la geografia di Arbor, la fase successiva fu quella di popolarla, così da iniziare a dare anche un’impronta per quella che sarebbe diventata la cronologia storica delle razze. 


Inizialmente avevo pensato di elaborare degli abitanti originali, diversi da quanto si era già visto in altri mondi letterari; mi sono ritrovato però a combattere con il desiderio di ritrovarmi all’interno della realtà che stavo creando e quindi pensai alla razza umana come a un’evoluzione maturata dal tipo di ambiente in cui veniva a trovarsi. Per gli elfi optai per una versione più angelica e immaginai i Sidenlore alati, di cui i Debenlore furono la versione più umanizzata e corrotta. Per i nani elaborai una situazione tipo quella umana, con sei clan distribuiti in regioni con condizioni ambientali differenti. Man mano che scrivevo le campagne per i giochi di ruolo inventai nuove razze: come i Raaglin, che sono una sorta di gnomi/folletto oppure i Mistici, umanoidi con caratteristiche sia vegetali che animali o i Kerathi… di cui non posso rivelare nulla, perché sono coloro che non vogliono essere ricordati. 




Un autore in vacanza: aggiornamenti 






A Luglio sono riuscito a dedicarmi un solo giorno di relax, alle piscine di acque albule di Cretone e se credi che sia riuscito a leggere il libro nella foto, ti sbagli di grosso, forse soltanto una pagina. In realtà sono stato a mollo nell’acqua freschissima, per tutto il tempo che ho potuto. Che refrigerio, che pace assoluta, una giornata davvero in estasi, ne avevo un gran bisogno!

E tu? Sei in vacanza? È un momento difficile per tutti ma non dobbiamo disperare.








Omaggio per te: File audio-lettura del primo capitolo de Il Divoratore d’Ombra 



Richiedimi il file scrivendomi una mail.

Ti consiglio di ascoltarlo con le cuffie, ti assicuro che sarà un’esperienza unica.

La lettrice è davvero brava, comunque fammi sapere cosa ne pensi, ok? Grazie ancora per la fiducia e per l’interesse che hai sempre ampiamente dimostrato.






Conclusioni 



Sarei felicissimo di ricevere i tuoi commenti. Puoi rispondermi a questa mail: lilbernia@libero.it

domenica 12 luglio 2020

Gianluca Villano - Newsletter Luglio 2020


Gianluca Villano – Newsletter 7.1 Luglio 2020




Ciao, eccoci insieme per questo ricchissimo appuntamento mensile. Inizialmente conto di pubblicare un articolo al mese ma vedrò poi con il tempo se sarà necessario integrare le varie informazioni.
Ti ringrazio per l’interesse dimostrato e ti auguro una buona lettura.

Indice:
1- Impressioni di lettura: Il guardiano degli innocenti, primo romanzo della saga di Andrzej Sapkowski
2-   Prima parte della rubrica: Come ho creato il Mondo di Arbor
3-   Idee per le vacanze
4- OMAGGIO SPOILER – stralcio del primo capitolo del quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose


Impressioni di lettura: Il guardiano degli innocenti, primo romanzo della saga di Andrzej Sapkowski


La prima edizione italiana del romanzo uscì nel 2010 e ricordo molto bene di averne sfogliato le pagine in libreria ma di non averne acquistato il libro. Non mi colpì particolarmente né la copertina, né la trama. Credo di essere un lettore davvero atipico perché mi faccio coinvolgere sempre dalle stesse storie, con l’eroe inconsapevole, l’affascinante avventuriera che si innamora del protagonista e luoghi meravigliosi da scoprire. Non per altro la Saga della Corona delle Rose è ricca di questi temi.
Della saga di Geralt di Rivia non mi convinse neanche il nome dell’autore, il che fu una grave leggerezza e un giudizio davvero superficiale, lo ammetto. Non era discriminazione ma all’epoca associavo il fantasy unicamente ad autori come Terry Brooks o Margareth Weis & Tracy Hickman.
Poi uscì il gioco per la Playstation4 intitolato The Witcher 3, che acquistai principalmente perché appassionato di Giochi di Ruolo fantasy e di videogames “open world” ma il personaggio non catturò molto la mia attenzione, né il suo ruolo mi convinse ad appassionarmi alle sue storie, quindi il gioco restò a lungo nel dimenticatoio.
A questo punto Netflix realizza una serie, tutti ne parlano, così ho ripreso a giocare al videogame, animato da una maggiore curiosità e alla fine, dopo aver visto tutti gli episodi della serie, ho comprato anche l’ultima edizione cartacea, realizzata dalla Casa Editrice Nord.
Ecco di seguito le mie impressioni:
Il linguaggio è scorrevole, alcune descrizioni sono davvero pregevoli. Ho molto apprezzato la ricercatezza dei termini specifici di quello che potrebbe essere un ipotetico medioevo fantastico e lo stile, semplice e coinvolgente, mi ha permesso di leggere le 370 pagine del libro in poco meno di una settimana. Il che, per me, è davvero straordinario perché non ho molto tempo da dedicare alla lettura. Principalmente ne approfitto sul treno quando vado a lavoro oppure la sera dopo cena, in veranda. Dovete tener conto che riservo parecchio tempo libero anche alla scrittura della Saga di Logren, al lavoro, a mia moglie e ai miei due splendidi figli. Tornando al libro, ciò che mi frenò inizialmente all’acquisto fu il credere, erroneamente, che l’opera fosse figlia del fenomeno “Il Trono di Spade”, che non ho mai adorato particolarmente.
Avete fatto caso che l’autore ha inserito numerosi riferimenti a favole classiche nel contesto della sua storia? Come fossero un background di leggende.
In ultima analisi non so se comprerò anche gli altri romanzi della Saga, ho come l’impressione che la trama ruoti quasi sempre su contenuti simili. Per questo chiedo a voi, che magari li avete già letti, se la storia evolve, oppure mantiene costantemente la struttura a episodi.






Prima parte della rubrica: Come ho creato il Mondo di Arbor


                                           Versione Giochi di Ruolo           


                                                 Versione Romanzi

Creare un mondo da zero non è assolutamente una cosa semplice. Come potete vedere dalle immagini, che rappresentano già una vera chicca per gli appassionati della Saga, la prima versione è quella creata per le mie campagne di gioco di ruolo fantasy mentre la seconda, che vedete intera per la prima volta (nelle pubblicazioni è sempre tagliata), è la versione finale. Vediamo ora come ci sono arrivato: sono partito dalla geografia, innanzitutto ho stabilito le dimensioni del continente, basandomi sulle distanze che un eroe avrebbe dovuto percorrere per compiere un ipotetico viaggio, poi ho cominciato a riempire lo spazio vuoto.
Prima le montagne, cercando di capire come potevano essersi formate, senza che spuntassero all’improvviso come i funghi, poi i fiumi, i laghi e per ultime le foreste e le pianure. Ho posto il regno del male a nord, quasi spontaneamente, come se vi fosse una regola stabilita che prefigura la sfida come un sentiero da dover fare in salita. Per diversi anni ho usato la prima versione poi, dovendo pubblicare il primo romanzo della Saga di Logren e avendo contattato un disegnatore professionista per realizzare la cover (Andrea Tentori Montalto), ho pensato di dover ritoccare e migliorare anche la mappa di Arbor.
Ci ha pensato mia moglie, che si è laureata alle Belle Arti di Roma ed è dotata sicuramente di un colpo d’occhio migliore del mio, oltre che maggiormente ferrata in coerenza geografica. Nella prima versione della mappa c’erano, infatti, dei fiumi che non risultava ben chiaro da dove partissero o cosa li alimentasse.
Nella seconda versione ho inserito anche degli elementi visivi più caratterizzanti, come la frattura sopra le paludi (togliendo le montagne), il pozzo oltre la Dorsale a nord e la super cascata proprio sulla catena montuosa principale.
Ad ogni modo, una volta pronto il contesto si può passare all’operazione successiva, cosa di cui parlerò la prossima volta.
Idee per le vacanze

Negli ultimi anni, io e mia moglie abbiamo sempre optato per il mare per le nostre vacanze estive, in particolare la costa adriatica ma quest’anno, per colpa della situazione che si è venuta a creare, abbiamo pensato di restare a casa. Tanto più che, da buon Hobbit, ho preparato un orto davvero grande: basilico, fagiolini, melanzane, peperoni, meloni retati, zucchine, pomodori e zucche.
Nei prossimi fine settimana contiamo comunque di visitare luoghi di vacanza vicini e tra di essi vi consiglio un paio delle nostre mete programmate:
-   Scanno (Abruzzo) / Chiesa di Santa Maria Annunziata o Madonna del Lago 
-      Terme di Cretone acque termali (Lazio)

OMAGGIO SPOILER – stralcio del primo capitolo del quarto romanzo della Saga della Corona delle Rose (testo in fase di bozza)

Prologo…

Un ammasso oscuro, compatto e impenetrabile come l’olio denso di una lanterna, dilagò nella cavità vertiginosa della montagna, attraverso uno squarcio dai contorni frastagliati di un’apertura mastodontica.
Nel momento in cui l’entità sfiorò il suolo coperto dalla bruma grigia, da questa si sollevarono arti lunghi e sproporzionati, con dita affusolate munite di artigli, che tentarono prima di avvinghiarla e non riuscendoci, provarono poi a sferzarla, ma anche così non riuscirono a immobilizzarla.
Ad ogni attacco la misteriosa manifestazione si divise in una moltitudine di tentacoli, riuscendo a vanificare i tentativi di contatto. Vorticando come una tormenta puntò velocemente verso la volta, spingendosi poi verso un costone di roccia, alla cui base si apriva una cavità immersa nell’oscurità, un portale colossale delimitato da massicci blocchi di pietra grigia con un architrave sporgente.
Tutto intorno s’intravedevano anche altre costruzioni ma erano avvolte dal silenzio di un abbandono segnato dal tempo, con anfratti oppressi da un buio fitto.
Con il groviglio di appendici affusolate alle calcagna, il corpo misterioso puntò dritto verso una luminescenza d’un azzurro vivo che s’intravedeva sul fondo del passaggio. Avanzò, acquistando una parvenza umana e si avvicinò il più possibile al luogo da cui proveniva la luce.
Prima di sbucare nel nuovo ambiente si fermò e si volse.
Degli arti privi di un corpo, che avevano provato a lacerarlo, non v’era più traccia e allora sublimò in una forma più definita, quella di un umanoide corpulento: un Nirb!
Era Carvahèl, il Negromante, il Signore della Cittadella di Nhea!
Mantenne ancora qualche istante lo sguardo infastidito nella direzione da cui era passato, esalò un respiro che si condensò in una nube violacea nell’aria gelida e pose la sua attenzione, velata da un cupo timore, nella direzione che aveva intrapreso. Vestiva una vecchia tunica nera e anonima, non portava armi al fianco e anzi si teneva la vita con una mano, come se tentasse di alleviare un dolore lancinante.
Intorno a lui si delineava un passaggio dalle pareti percorse da solchi e formazioni tondeggianti levigate, dalla natura totalmente sconosciuta: il materiale di cui erano composte non era pietra ma qualcosa di simile all’argilla.
Azzardò un passo claudicante e non riuscì a celare una smorfia di sofferenza; sul volto barbaro si aprirono delle lacerazioni da cui scintillò un bagliore argenteo.
Vacillò e dovette tenersi con l’altra mano alla parete, trascinando le gambe possenti come se non riuscisse a sollevarle dal suolo.
Nel momento in cui il Nirb oltrepassò la soglia del nuovo ambiente Logren udì una voce che lo fece rabbrividire.
«Lui è qui!» esclamò, con un tono saturo di odio.


martedì 28 aprile 2020

PRESENTAZIONE SAGA DELLA CORONA DELLE ROSE

TRE PROMO di PRESENTAZIONE del PROGETTO della
SAGA DELLA CORONA DELLE ROSE



IL MONDO
Ho creato Arbor circa venti anni fa, dopo diverso tempo trascorso ad approfondire realtà come Dungeons & Dragons, con tutto ciò che ne è seguito: la scoperta dei librogame di Lupo Solitario, la lettura de Il Signore degli Anelli, di Dragonlance, del ciclo di Shannara, de La Storia Infinita ma anche di molto cinema, con Dune, Krull, Legend, Star Wars, Willow, Conan, Alien, Batman. Insomma, il bagaglio culturale è stato vario e d'eccezione.
Del Mondo ne ho delineato prima la geografia, così come mi sarebbe piaciuta che fosse, dopodiché ho scritto liste e liste di luoghi, personaggi, storie e leggende che ho poi distribuito nelle varie regioni mentre mi facevo un'idea delle razze che l'avrebbero abitate e di quali sarebbero stati i rapporti tra di esse. Al di là della loro tipologia più o meno classica, mi sono concentrato inizialmente sul cattivo numero uno e ho immaginato un male profondo che non ambisse a guadagnare alleati, bensì a raggiungere unicamente il suo scopo, minando tutto ciò che avrebbe potuto contrastarlo.
L'Haorian è un malvagio che usa, inganna, raggira, illude, anche i suoi più ferventi sostenitori, senza che questi se ne rendano mai conto.
Dopo aver delineato questo elemento malvagio ho pensato al suo background, al perché agisse e con quali forze contrastarlo.
Tutto ciò che ho ideato successivamente è stato il frutto delle campagne di gioco di ruolo, dei romanzi mai pubblicati e di altri che invece hanno avuto il piacere di essere letti da centinaia di lettori appassionati.
Arbor è una realtà molto vasta, con una cronistoria di quasi settantamila anni.
Se vi fa piacere risponderò a tutte le vostre curiosità.
Con la speranza di non avervi annoiati, vi ringrazio per ogni vostro interessamento.




IL PERSONAGGIO
La card rivela ampiamente il carattere del personaggio: una persona reale, lontanissima dallo stereotipo dell'eroe potente, bello e perfetto.
In lui potremmo riconoscerci facilmente.
Forse molti lettori del genere fantasy avrebbero preferito leggere di un personaggio che non ricordasse i loro limiti, le loro paure, la loro vita ordinaria ma come scrivo spesso nelle dediche: Il vero eroe è colui che crede in sé stesso.
È la consapevolezza di questa verità che fa diventare straordinaria la nostra vita 
Voi cosa ne pensate?




IL MESSAGGIO
Ultimo dei tre promo di presentazione della Saga della Corona delle Rose. Il messaggio è il frutto di esperienze significative che hanno segnato la mia vita: la perdita di persone care, la ricerca spirituale sul senso della vita, il discernimento dei talenti e capacità personali. Ciò che ho compreso alla fine di questo mio percorso di crescita, costituisce l'epilogo della Saga di Logren ma rappresenta anche l'inizio di una nuova consapevolezza, per un altro grande viaggio (materiale per una saga successiva).